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Séfer Toràh
Il corpo-tempio della Presenza Divina
Secondo la tradizione ebraica, il testo sacro del Pentateuco (i primi cinque Libri della Bibbia) deve esser accuratamente scritto a mano su rotoli di pergamena chiamati Séfer-Toràh devotamente avvolti in apposite custodie riposte all’interno dell’Haròn HaKòdesh, un apposito armadio a muro solitamente scolpito e finemente intarsiato, nascosto dietro un drappo ornamentale chiamato Paròket che ricorda il velo del Tempio dietro cui si trovava l’Arca dell’Alleanza. Due sono essenzialmente i modi tradizionali di realizzare un Séfer-Toràh: nella tradizione ashkenazita la custodia del Séfer-Toràh viene realizzata a mo’ di abito regale, mentre nella tradizione sefardita a forma di edificio o di torre.Queste differenze hanno un qualche significato? Questi due diversi modi di realizzare la custodia del Libro Sacro ci dicono che il Séfer-Toràh è come un corpo avvolto in una veste e, allo stesso tempo, il tesoro nascosto in un forziere. Vedremo infatti come nella Kabbalàh il significato di abito-corpo sia intimamente legato al tema dell’edificio-tempio.
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